Nel processo di sviluppo software, la fase di demo svolge un ruolo cruciale: non è solo uno strumento di presentazione, ma un laboratorio vivente in cui testare ipotesi, validare interazioni e definire la direzione tecnica.
Tuttavia, la vera sfida inizia quando si tratta di trasformare quella demo in un prodotto reale, scalabile, manutenibile e allineato con i bisogni del cliente.
Dalla demo all’MVP: una roadmap per applicazioni contestualizzate
Questo articolo esplora un approccio strutturato per evolvere una demo concettuale in un MVP (Minimum Viable Product), basato su esperienze concrete maturate su progetti come la Dashboard Economia Circolare e DataFlow Onboarding.
Non ogni demo è pensata per diventare un prodotto. Alcune nascono come proof of concept visivi, altre come strumenti di vendita, altre ancora come laboratori di interazione. Ciò che conta è distinguere fin da subito:
Esempio: la Dashboard Economia Circolare è stata concepita come prototipo funzionale basato su calcoli offline, senza WebSocket o backend persistente — una scelta deliberata per massimizzare portabilità e sicurezza in fase dimostrativa.
Una demo efficace suggerisce una direzione, ma per costruire un MVP servono decisioni concrete su:
Nell’onboarding narrativo per piattaforme IoT, la selezione del contesto (Sanità, Industria) è un esempio di personalizzazione simulata. In un prodotto reale, richiederebbe un backend in grado di caricare modelli di dati, regole e visualizzazioni specifiche per ogni settore
Un percorso efficace dal proof of concept all’MVP si articola in tre fasi progressive:
La tentazione di aggiungere feature “perché si può” è forte, soprattutto quando la demo è visivamente accattivante. Ma un MVP efficace non è la versione “più avanzata” della demo: è la versione più utile.
Chiedersi, ad ogni passo:
Passare da una demo a un MVP non è una questione di “aggiungere codice”, ma di ridefinire intenzionalmente il perimetro del prodotto, con disciplina e chiarezza. Le demo sono preziose proprio perché permettono di esplorare prima di impegnarsi. Ma per trasformare quell’esplorazione in valore reale, serve un metodo e una roadmap condivisa con il cliente.